C'era una volta a Tressilla un bosco
C'era una volta un bosco
Tressilla 30 ottobre 2018

Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2018 il vento con velocità di oltre 120 Km/h ha raso al suolo migliaia di alberi sull'Altopiano di Piné.

Centinaia sono le foto che testimoniano il disastro ambientale accaduto nei luoghi più visibili (dosso di Vigo, dosso di Miola, lungolago della Serraia, etc.), ma quelle foto rappresentano solo una piccola parte della distruzione del patrimonio boschivo dell'Altopiano di Piné.

Per meglio comprendere quello che è successo, di seguito riporto alcune foto del bosco delle Predolce di Tressilla scattate una paio di settimane prima dell'evento confrontandole con le foto scattate nella giornata del 4 novembre 2018.

Guardando le foto ci si rende conto immediatamente che il paessaggio è cambiato e dove c'era un bosco verde e rigoglioso ora c'è un'insieme disordinato di legname, ma non ci si rende conto che ci vorranno dei mesi per liberare dagli alberi abbattuti il suolo e una volta liberato ci vorranno almeno vent'anni per ritornare ad avere un paesaggio simile.

L'appello che lancio ai proprietari dei boschi (A.S.U.C. per prime, ma anche ai numerosi privati) è quello di liberare più rapidamente possibile il terreno sia dai tronchi che da tutti i rami presenti, in quanto se lasciati a terra, soffocheranno il terreno impedendo al sottobosco di crescere con tutti i rischi correlati.

Questo era il bosco di Tressilla, un bosco vivo e in continuo rinnovamento con alberi di tutte le età (ai piedi degli alberi di sessanta - cento anni erano presenti tante piante di 1 - 25 anni pronte a sostituire le piante che naturalmente o programmate dall'uomo venivano abbattute). La ricchezza del bosco era appunto questa varietà di età delle piante che garantivano una continuità del bosco.

Bosco
Bosco delle Predolce a Tressilla - 13 ottobre 2018


Bosco
Bosco delle Predolce a Tressilla - 13 ottobre 2018


Solo chi vive in montagna o chi ha nel cuore questi posti può capire e comprendere il grande disastro. Non è solo un bosco, ma è un insieme di ricordi un insieme di momenti magici, un posto magico, la seconda casa dei Trentini come recitava uno slogan di qualche anno fa. Quello che nella notte tra il 29 e il 30 ottobre abbiamo perso è proprio questa grande magia del bosco che solo chi l'ha vissuta può capirla.
Gli alberi, i posti, i sentieri presenti nel bosco non sono tutti uguali, ognuno aveva una sua particolarità. Ogni pezzetto di bosco, ogni luogo aveva un suo nome ben preciso, a volte era un toponimo ufficiale, a volte solo un nome conosciuto solo dai famigliari ed evocativo di tanti bei ricordi.
Questo è quello che è successo, sono scomparsi per sempre i luoghi dell'infanzia di molte persone, rimangono solo i ricordi. Quell'addentrarsi nel bosco ad esplorare luoghi nuovi che poi sono divenuti posti conosciuti, quello stagno dove un inverno di molti anni fa ho imparato a pattinare, le emozioni provate nei posti dove ho trovato le prime brise, le emozioni delle tante avventure grandi e piccole che in questi anni ho trascorso nel bosco, ed ora il bosco, sembra impossibile, ma non c'è più.

Bosco
Bosco delle Predolce a Tressilla - 21 ottobre 2018


Bosco
Bosco delle Predolce a Tressilla - 21 ottobre 2018


Bosco
Bosco delle Predolce a Tressilla - 21 ottobre 2018


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Riporto nuovamente la foto scattata qualche settimana fa per confrontare lo stesso tratto di bosco:

Bosco
Quello che rimane del bosco delle Predolce a Tressilla - 4 novembre 2018


Bosco
Come era il bosco delle Predolce a Tressilla - 13 ottobre 2018 (stesso tratto di strada)


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Quello che rimane del bosco delle Predolce a Tressilla - 4 novembre 2018 (notare il cartello di divieto nella foto precedente)


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Quello che rimane del bosco delle Predolce a Tressilla - 4 novembre 2018


Bosco
Quello che rimane del bosco delle Predolce a Tressilla - 4 novembre 2018


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Quello che rimane del bosco delle Predolce a Tressilla - 4 novembre 2018


Bosco
Quello che rimane del bosco delle Predolce a Tressilla - 4 novembre 2018

Ma non tutto è totalmente perduto. Proseguendo il cammino qualche albero è rimasto ancora in piedi. Questo è uno degli stagni presenti (quello più piccolo). Ci sono parecchi alberi a terra, ma anche qualcuno ancora in piedi. La speranza è che vengano preservati gli alberi in piedi quale protezione del sottobosco, in questo modo le ferite nel bosco si potranno rimarginare più rapidamente.

Bosco
Quello che rimane del bosco delle Predolce a Tressilla - 4 novembre 2018


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Stefano - Bedollo   04/11/2018
Mi dispiace tanto vedere questi boschi distrutti



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