Ernesto Peterlana - Nova Roma do Sul Brasile   01/11/2014
Che abbondanza di pane, altro che in tempo di guerra quando lo si comprava con la famosa tessera. Alle Piazze, zia "Menca" aveva la bottega e vendeva pane. Anna, sua nipote sostituiva Guido (il figlio) morto tragicamente. Si andava al Centrale a prendere il pane con il cestone.Il piccolo Ernesto, fratello adottivo(io)le faceva compagnia.
Il buon "pistor" tutte le mattine mi regalava un "panettino" che tirava dal forno, e me lo dava con un sorriso e una carezza...Non ho mai mangiato pane cosí buono e profumato come quello, alle quattro del mattino.